Le migliori carte prepagate per farsi accreditare lo stipendio: caratteristiche, vantaggi e svantaggi

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È possibile usare una carta prepagata per farsi accreditare lo stipendio ed è una soluzione spesso più comoda ed economica rispetto al conto corrente. Ecco una selezione delle migliori carte prepagate adatte allo scopo, sia per lavoratori dipendenti che per liberi professionisti.

Come deve essere una carta prepagata per farsi accreditare lo stipendio

La prima cosa da sapere è che esistono moltissime carte prepagate e quelle per farsi accreditare lo stipendio devono essere necessariamente dotate di IBAN. Per evitare problemi, la carta deve essere abilitata a ricevere bonifici in area Sepa e avere dei limiti di utilizzo adeguati.

Sulle carte prepagate è possibile ricevere al mese o all’anno una cifra ben precisa e, per trovarne una per farsi accreditare lo stipendio, è necessario che questa cifra includa l’importo dell’intera paga annuale.

Incassare lo stipendio su una carta prepagata significa doverla gestire per la maggior parte della propria vita economica, quindi è importante considerare i limiti di spesa che offre. La prima cosa da fare per trovare una carta prepagata per farsi accreditare lo stipendio è verificare che abbia un IBAN, la seconda che il plafond sia compatibile con il proprio stipendio annuale e la terza che i limiti di spesa non siano particolarmente stringenti.

Carta prepagata Vs conto corrente

L’alternativa a una carta prepagata per farsi accreditare lo stipendio è usare un conto corrente presso una banca fisica o virtuale. Il conto corrente prevede un iter molto più lungo per l’apertura e vi sono tante pratiche burocratiche da espletare. Quando non è la burocrazia a frenare l’apertura di un conto corrente ci sono i costi elevati per mantenerlo.

Oggi le quote mensili sono abbastanza basse, ad ogni modo per giacenze superiori a 5.000 euro bisogna versare l’imposta di bollo di 34,20 euro.

Le carte prepagate sono esenti dal bollo, però hanno costi di ricarica e un eventuale canone annuale da pagare, il bonifico viene considerato come una ricarica e può avere una spesa di commissione. Bisogna confrontare attentamente i costi di una carta prepagata con quelli di un conto corrente per valutare quale sia la soluzione migliore per farsi accreditare lo stipendio.

Naturalmente tutto è proporzionale allo stipendio stesso, perché se si sceglie una carta deve poterlo contenere e questo problema non esiste con il conto corrente che non ha limiti di giacenza. Il conto corrente è più protetto di una carta prepagata quindi i soldi non andrebbero mai persi, a differenza di una carta di credito che può essere rubata, persa, clonata.

Sempre in tema sicurezza bisognerebbe che l’eventuale carta per farsi accreditare lo stipendio sia assicurata, perché in caso di furto o smarrimento va immediatamente bloccata e sospenderla potrebbe creare problemi, dal momento che non è più possibile usufruire del proprio denaro.

Pagamento tracciabile

È certamente possibile usare una carta prepagata per farsi accreditare lo stipendio, tuttavia deve essere scelta con cura la più adeguata alle proprie esigenze di guadagno e di spesa. Inoltre sarebbe opportuno associare alla carta un altro mezzo di pagamento di emergenza nel caso in cui la stessa venisse rubata o smarrita.

Sono ormai alcuni anni che la legge di bilancio ha introdotto le nuove regole per il versamento dello stipendio. Non è più possibile farlo in contanti ma deve essere utilizzato un metodo tracciabile quale un bonifico.

Perciò è possibile riceverlo su una carta prepagata ricaricabile dotata di IBAN e la procedura è identica ad un bonifico su un conto corrente. Il pagamento è tracciabile alla stessa maniera di un conto corrente. In alcuni casi è possibile farsi accreditare lo stipendio anche su una carta senza IBAN, sempre che il datore di lavoro conservi le ricevute per eventuali controlli. Una delle carte più usate senza IBAN per farsi accreditare lo stipendio è la Postepay.

Migliori carte per farsi accreditare lo stipendio

La carta prepagata ricaricabile con IBAN è una valida alternativa al conto corrente ed è ottima per farsi accreditare lo stipendio. La scelta è veramente molto ampia, quindi ci limiteremo a scrivere le caratteristiche essenziali delle migliori adatte a questo scopo.

Cominciamo dalla carta prepagata Flowecard, che è una carta conto con IBAN italiano e funzione di auto ricarica, compatibile con Google Pay ed Apple Pay.

Non ha canone né costi di emissione, ricarica e prelievo ed ha la particolarità di essere di legno. La carta conto Yap è dotata di IBAN senza conto corrente, si può ricaricare da un’altra carta, da un conto corrente o in contanti e naturalmente con il bonifico dello stipendio. Anche questa non ha canone né commissioni su ricariche e prelievi.

La carta prepagata Tinaba è una carta conto senza canone mensile e zero commissioni. Può ricevere l’accredito dello stipendio mediante un bonifico gratuitamente e fare anche i bonifici Sepa senza spendere niente. È compatibile con Google Pay e Samsung Pay.

Carte aziendali

La carta prepagata Viabuy ha un canone di 19,90 euro l’anno e un costo di emissione di 69,90 euro, per ogni ricarica bisogna aggiungere una commissione dello 0,9% ed ogni prelievo costa 5 euro. Per essere emessa basta richiederla on-line e non sono necessari controlli bancari o reddituali.

Si può ricaricare con un bonifico e quindi usare per farsi accreditare lo stipendio e può essere usata dalle società, dalle ditte individuali e dai liberi professionisti.

Si tratta di una carta aziendale con costi piuttosto elevati, plafond e limiti di pagamento alti ed è ottima per ricevere soldi, non per semplici lavoratori ma piuttosto per aziende e società. Un’altra carta aziendale ideale per piccole e medie imprese e liberi professionisti è la Qonto One, decisamente più economica della prepagata Viabuy. Non ha canone né costi di emissione e ogni prelievo costa 1 euro.

È ottima per amministrare le spese aziendali dei collaboratori e genera altre carte virtuali da dare ai propri dipendenti. È una carta nata per semplificare la gestione finanziaria delle imprese ed è possibile pagarci gli F24 in tutta sicurezza.

Si tratta di una carta di debito business che appartiene al circuito MasterCard e rivoluziona l’idea di conto corrente per un’impresa, un libero professionista, o una qualsiasi partita IVA per migliorarne il valore imprenditoriale. Le varie carte generate da quella principale gestita dal direttore dell’azienda possono essere usate per farsi accreditare lo stipendio o qualsiasi somma di denaro.

Le informazioni circa le offerte delle aziende sono simulazioni e sono per natura cangianti nel tempo e potrebbero essere passibili di errore, quindi visitate sempre il sito della banca/finanziaria/azienda per avere tutte le informazioni aggiornate