Indice dei contenuti
- 1 Oggi il POS per la carta di credito è obbligatorio
- 2 I bonus sui pagamenti con carta di credito
- 3 Incentivi per gli esercenti sull’uso del POS
- 4 I dubbi dei piccoli imprenditori
- 5 Caratteristiche da considerare in un POS
Sono anni che il governo sta mettendo in atto misure di ogni genere per incentivare i pagamenti con carta di credito. Da poco il POS è diventato obbligatorio e gli esercenti sono costretti ad averlo. Vi sono però anche dei vantaggi destinati a professionisti, commercianti e consumatori che usano la moneta elettronica.
Oggi il POS per la carta di credito è obbligatorio
Sono diversi anni che il POS è obbligatorio, tuttavia molti commercianti non lo usavano per non pagare le commissioni sulle transazioni. La legge di bilancio 2020 ha cambiato tutto, ma ancora non sono state introdotte sanzioni per chi non si adegua. In una prima versione della legge, il governo aveva previsto una multa su tutti i pagamenti con carta di credito rifiutati.
L’importo era talmente basso che, soprattutto in caso di piccole spese, ha dato adito a enormi proteste da parte delle associazioni di commercianti.
È stato deciso di rendere il POS obbligatorio ma non multare chi non si adegua e la legge è tuttora in discussione. La situazione appare paradossale, perché alcuni negozianti, pur avendo il POS, impediscono ai clienti di pagare con la carta di credito soprattutto se l’importo è basso.
Il precedente governo aveva istituito come incentivi un cashback di Stato e la lotteria degli scontrini, attualmente bloccata. Il motivo per cui i commercianti si rifiutano di usare il POS sono le commissioni bancarie applicate, sebbene ultimamente alcuni circuiti le abbiano abolite al di sotto dei cinque euro.
I bonus sui pagamenti con carta di credito
Al vaglio del governo sono previsti incentivi come il bonus POS, che passa dal 30% al 100% e altri crediti d’imposta per l’utilizzo, il noleggio l’acquisto di strumenti permettano pagamenti elettronici. Sono previste molte azioni per favorire il pagamento con carta di credito che portino vantaggi sia ai clienti che agli esercenti.
Attualmente l’obbligo di avere un terminale per i pagamenti elettronici riguarda qualunque attività commerciale comprese quelle itineranti, ossia chi lavora nelle fiere, nei mercati e i venditori ambulanti.
Indipendentemente dal regime fiscale adottato, sono obbligati a tenere un dispositivo per il pagamento elettronico anche i liberi professionisti, gli artigiani, i lavoratori autonomi come medici, avvocati, idraulici, parrucchieri eccetera. Perfino i tassisti sono tenuti ad averlo. L’intenzione del legislatore è sempre stata quella di favorire il pagamento con la carta di credito e non punire l’esercente che non lo consente.
Incentivi per gli esercenti sull’uso del POS
Sono stati varati parecchi incentivi per le aziende, tra cui le misure per le piccole imprese che nell’anno precedente hanno fatturato fino a 400.000 euro e che possono usufruire di un credito d’imposta sui costi del POS. Lo sconto sarebbe del 30% sulle spese per le commissioni.
Molti hanno sentito parlare della lotteria degli scontrini, una estrazione a premi basata sulle ricevute emesse per ogni pagamento con carta di credito.
Il vantaggio per i commercianti è duplice, da una parte possono vincere dei premi e dall’altra però sono obbligati ad aderire al programma. Si tratta di uno strumento per combattere l’evasione fiscale che ancora non è a pieno regime a causa della pandemia di Covid che ha rivoluzionato un po’ tutto il mondo. Il cashback di Stato sui pagamenti elettronici interesserà anche gli esercenti, perché i consumatori saranno indotti ad usare la carta di credito per pagare e ottenere un rimborso semestrale.
Il vantaggio per chi vende è indiretto, perché tutti saranno spinti a comprare di più per accumulare più cashback. Dal momento che le persone sono favorite a pagare con la carta di credito, le multe per gli esercenti che non permettono di farlo diventano secondarie. È logico che non consentendo ai clienti di pagare questi non torneranno più nel negozio. Quindi anche gli esercenti hanno il loro vantaggio a tenere il POS e non devono farlo solamente per evitare le multe.
I dubbi dei piccoli imprenditori
I piccoli imprenditori non sono favorevoli all’introduzione del POS perché comporta troppe spese. Lo strumento non è gratuito e i costi a volte sono veramente alti. Le spese sono sostenibili solamente per esercenti che hanno un giro d’affari elevato, ma le piccole attività si trovano in grande difficoltà.
Oggi i costi del POS sono stati notevolmente abbassati, tuttavia non sono stati eliminati, ma alcune aziende che trattano terminali di pagamento offrono opportunità favorevoli apposta per i piccoli commercianti.
Ad esempio ci sono opzioni a canone fisso senza costi aggiuntivi e altre che permettono di pagare solamente in funzione del volume di pagamenti accettati. Ovvero si paga solamente in base all’uso reale del POS che, se non viene usato, non comporta spese. A seconda dei casi potrebbe convenire la classica offerta con canone annuale e commissioni, purché siano basse.
Quando l’impresa sceglie il terminale per i pagamenti elettronici deve considerare i costi e le funzionalità. Alcuni modelli hanno un canone mensile senza commissioni sulle transazioni. Altri hanno un prezzo piuttosto elevato ma non c’è da pagare il canone al contrario delle commissioni, che comunque sono nell’ordine dell’1-2%. Ve ne sono alcuni molto cari che non hanno canone e hanno commissioni dell’1%.
Caratteristiche da considerare in un POS
Vi sono molte altre caratteristiche da controllare per gli esercenti e valutare se hanno convenienza a far pagare con la carta di credito o meno. È utile sapere quali carte di credito siano accettate, che nella maggioranza dei casi includono tutti i circuiti più conosciuti come MasterCard, Visa, Maestro.
Ci sono dei POS che includono un canone e un costo fisso mensile indipendentemente da quante transazioni sono fatte e non c’è da pagare nessuna commissione.
Il canone mensile comprende tutto ed è utile per attività che ricevono pagamenti con carta di credito fino a 30.000 euro l’anno. Per volumi di affari superiori conviene optare per apparecchi che abbiano un canone nell’ordine dei 20 euro al mese che implichi tutti i servizi compreso noleggio, elaborazione dei pagamenti e SIM dati.
POS più sofisticati trasferiscono in un giorno lavorativo i soldi sul conto corrente dell’esercente e hanno molte funzioni utili che si gestiscono tramite una app. Di solito sono dati in comodato d’uso e accettano carte di credito di tutti i circuiti comprese le contactless.
Dal momento che la questione delle sanzioni è ancora in sospeso, i vantaggi per gli esercenti ad avere un POS e usarlo sono sostanzialmente legati al fatto che ormai oggi come oggi tutti pagano con la carta di credito e nessuno utilizza più i contanti, a meno che gli importi non siano veramente minimi.
Le informazioni circa le offerte delle aziende sono simulazioni e sono per natura cangianti nel tempo e potrebbero essere passibili di errore, quindi visitate sempre il sito della banca/finanziaria/azienda per avere tutte le informazioni aggiornate